mercoledì 19 dicembre 2012

C'era una volta Instagram



Ciao gente!
Come chi ci followa su Twitter già saprà ieri si è tanto parlato delle future modifiche della privacy su Instagram, modifiche fatte per soddisfare gli azionisti di facebook ma che hanno creato molto scontento fra gli utenti della popolare app fotografica.




Facciamo un passo indietro:

Instagram è una popolare applicazione per iOs (Iphone, Ipod e Ipad) e Android. Permette di scattare foto, o caricarle dalla galleria, modificarle con dei filtri particolari, aggiungere cornici e sfumature a piacere e poi condividere questi scatti su Facebook, Twitter, Tumblr e Foursquare. Il tutto in pochissimi tap (tocchi di dito sul display, questa applicazione è infatti pensata principalmente per dispositivi mobili touchscreen).

Tap da una parte, tap dall'altra, in poco tempo questa applicazione è diventata utilizzatissima e dibattutissima, molti "puristi della fotografia" infatti non approvano l'uso di effetti già pronti, d'altro canto cuocere nel microonde un piatto di lasagne 4 salti in padella non fa di me una chef o una brava massaia bolognese, e più o meno il principio è lo stesso. 
E infatti alcuni fra quelli che sostengono questa filosofia si sono uniti nell'Anti Instagram Project (fra l'altro che siate pro o contro Instagram vi consiglio comunque di dare uno sguardo alle foto sul sito, ci sono degli scatti veramente notevoli).

Ma torniamo a noi: in breve tempo questa app gratuita raccoglie tantissimi download sia su AppStore che su GooglePlay (fu AndroidMarket) e inizia ad attirare l'attenzione dei pesci più grandi, in particolar modo della neo-quotata in borsa società di Facebook.
Nell'estate 2012 Instagram viene infatti acquistata da Zuckenberg per la modica cifra di circa un miliardo di dollari (poi diventati circa 700 milioni a causa del calo in borsa delle azioni di Facebook), con la promessa agli utenti che l'app resterà indipendente.

E invece...
Nella giornata di ieri ha iniziato a circolare la notizia che a metà gennaio sarebbe stato proposto agli utenti di Instagram un cambiamento nelle norme della privacy, che in parole povere permetterebbe di introdurre nella home dell'applicazione delle foto promozionali senza che l'utente sia chiaramente messo al corrente che si tratta di pubblicità e inoltre permetterebbe all'applicazione di mostrare foto e like personali sotto forma di inserzione pubblicitaria (quello che avviene già su facebook). Per approfondire vi linko l'articolo di ieri sul sito de La Repubblica, così che abbiate un'idea di cosa stavano tentando di propinarci.

Tentando, esattamente, perchè qualche ora dopo - e probabilmente anche a seguito delle reazioni degli utenti che hanno iniziato a pubblicare foto nere in segno di protesta - la società ha ritrattato, dicendo che si trattava di un malinteso e promettendo che le nuove norme saranno riviste rimuovendo i termini che hanno fatto pensare agli utenti che le loro foto sarebbero state usate per fini pubblicitari (per approfondire AGI)

Insomma per il momento pare ci sia un lieto fine per la privacy degli utenti sul web, ma per quanto potremo stare tranquilli? 

Io dal canto mio in parte lo sono, in quanto utente Symbian (il sistema operativo presente sui telefoni Nokia fino a qualche tempo fa) infatti il mio telefono non supporta Instagram e ho quindi dovuto inventare modi alternativi per condividere facilmente le mie foto sul web, ma questa è un'altra storia e ve la racconterò un'altra volta.

Ci tengo solo a sottolineare ancora una volta di stare attenti a quello che condividete e a con chi lo condividete, soprattutto se avete il profilo (Facebook, Twitter, Instagram ecc..) pubblico, la foto di un bel tramonto è lecito (e giusto) che la veda chiunque, la foto dei vostri nipotini un po' meno!




Nota
Questo articolo è stato approvato da AGR in quanto lo ritiene utile alla società. 
AGR inoltre vi consiglia di seguire GitufoWeb e La Tana del Gurzo

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